(IL VELINO) – Roma, 30 Lug 2019
“Mentre Salvini è impegnato a fare la guerra a Carola Rackete e alle ong, l’Italia ha smesso praticamente di essere un paese di immigrazione. E certo non per l’insensato blocco navale, ma perché abbiamo smesso di programmare con intelligenza i flussi d’ingresso e perché l’Italia non appare più attraente come in passato”. Lo afferma Gianfranco Librandi del Pd. “Come segnala la Fondazione Leone Moressa, nel 2018 sono stati concessi appena 14mila nuovi permessi di soggiorno, a fronte dei 544mila della Germania o dei 683mila della Polonia. Per un Paese in via di invecchiamento come l’Italia, questa non è purtroppo una buona notizia per la crescita economica, perché le aziende italiane avranno sempre più bisogno di manodopera giovane e perché senza una iniezione di energie giovani finiranno per fermarsi anche i consumi. Cosa ci vuole a capire che l’immigrazione è un fenomeno da governare in modo intelligente, attirando talenti, professionalità e famiglie? Anziché passare il tempo a fare tweet e a mangiarsi fritture di pesce a Milano Marittima, il ministro Salvini farebbe bene a lavorare seriamente per governare l’Italia anche sul fronte immigrazione e integrazione, con un occhio all’economia. La sua mancanza di lungimiranza, la non conoscenza degli andamenti demografici e la sua assoluta incapacità di trovare soluzioni sta danneggiando l’Italia e il futuro dei nostri giovani. Va fermato”, conclude Librandi.
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