Coronavirus: Arcuri pensi a lavorare e accetti critiche

(DIRE) – Roma, 28 apr. 2020

“‘Su mascherine sentenze da liberisti da divano che parlano sorseggiando cocktail’: così parla un commissario di governo? Così si esprime il dottor Domenico Arcuri, anziché fare il suo lavoro da servitore dello Stato? Personalmente non amo i cocktail, né i divani. Sono però tra quelli che, da imprenditore, lavora quotidianamente per garantire a se stesso e agli altri uno stipendio. E lo faccio da quarant’anni, non da 40 giorni, il tempo che è evidentemente bastato ad Arcuri per adottare questo linguaggio da bar. Si ricordi il commissario che tra i suoi poteri speciali non rientra la repressione del diritto di critica, da parte dei cittadini, degli imprenditori, dei media e dei parlamentari. Siamo un Paese libero. Che 0,50 € sarebbero stati troppo pochi per le mascherine chirurgiche non è frutto di ragionamenti da salotto, per usare le espressioni di Arcuri, ma di una conoscenza concreta della realtà italiana. Se ora lo stesso governo si deve affrettare a promettere compensazioni per le farmacie che venderanno sottocosto, significa che quel prezzo non è sostenibile. Andava bene per la propaganda, non per la realtà. Arcuri si metta al lavoro, eviti sia la propaganda che queste dichiarazioni sconsiderate, che non spetta a lui fare, e corregga i guasti fatti finora.” Lo dichiara Gianfranco Librandi (Italia Viva).

 

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