(DIRE) – Roma, 7 mag. 2020
“Leggo che il vicesegretario del Pd Andrea Orlando propone di far entrare lo Stato nel cda delle aziende che riceveranno finanziamenti pubblici per uscire dalla crisi. A Orlando sfugge che lo Stato è già azionista al 50% di tutte le imprese italiane, che pagano tasse e contributi importanti, e non hanno bisogno di aggiungere nei consigli di amministrazione un funzionario di Stato o un dirigente nominato dai partiti. Se vogliamo far ripartire l’economia, gli investimenti e la creatività italiana, liberiamo le imprese da troppi vincoli pubblici, non ne creiamo di nuovi”. Così Gianfranco Librandi, deputato di Italia Viva.
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