Ecco a voi l’intervista che ho rilasciato al quotidiano Avvenire, pubblicata nell’edizione odierna del giornale.
Per molte aziende italiane, innovazione fa rima con specializzazione. Ne è una prova lampante la Tci srl di Saronno, una delle principali nel comparto illuminotecnico (alimentatori, trasformatori o reattori elettronici), con alcune “incursioni” in altri settori come il sistema Wireless Led, che è stato impiegato per illuminare i capolavori di Tiziano alla recente mostra romana alle Scuderie del Quirinale. E’ proprio sulla specializzazione che insiste Gianfranco Librandi, Ad di Tci. “Negli ultimi tempi abbiamo avuto ottimi risultati: +20%, grazie soprattutto alla nostra manodopera specializzata”, spiega
E’ soddisfatto del piano del governo che dovrebbe soprattutto favorire l’occupazione giovanile?
Diciamo che, almeno all’inizio, ero rimasto sorpreso: temevo che dal decreto fossero stati esclusi i giovani laureati o in possesso di un diploma.
Invece i fondi stanziati serviranno a incentivare l’assunzione anche di laureati o diplomati.
Allora così va bene: è un punto importante, questo, soprattuto per le imprese che cercano personale specializzato. Il settore industriale deve tornare ad essere competitivo, am questo vale anche per altri comparti fondamentali per la nostra economia, come l’alimentare. Il futuro è proprio nella specializzazione: noi assumiamo ingegneri, periti tecnici industriali. Personale qualificato, certo. Se vogliamo battere la concorrenza dobbiamo aumentare la produttività, migliorandola. Evitando, però, che i nostri laureati più brillanti se ne vadano in Germania.
Quali punti del decreto ha apprezzato in particolare?
Mi sembra interessante aver ridotto a 10/20 giorni l’intervallo tra i contratti a termine e il sostegno all’auto-imprenditorialità.
E la misura a favore dei disoccupati?
Anche quella sarebbe un’ottima idea, soprattutto per chi ha perso il lavoro e ha raggiunto una certa età: le “pantere grigie”, con l’esperienza maturata, sono sempre fondamentali per le aziende. Peccato che questa misura riguardi soltanto i disoccupati in regime di Aspi; a mio avviso andrebbe estesa a tutti.
Intervista presente anche sul sito di Scelta Civica per l’Italia.