Librandi: “Scelta Civica? Può nascere un nuovo soggetto di destra”

(Affaritaliani.it) – 23 agosto 2014

Di seguito l’intervista rilasciata oggi al quotidiano online Affaritaliani.it.

Gianfranco Librandi è il tesoriere di Scelta Civica. Ad Affaritaliani.it preannuncia l’incontro del 20 settembre a Firenze: “Ci troveremo per capire se ci sono idee comuni. E potrebbe nascere un nuovo soggetto politico”. A sinistra o a destra? “Io preferirei a destra: là ci sono i voti”. E il governo? “Rimaniamo, ma solo se Renzi bada più all’economia e meno al senato”.

 

L’INTERVISTA:

Onorevole Librandi, il centro pare in continua fibrillazione. Oggi la Lanzillotta incalza Renzi. Ma rimarrete governativi o no?
Diciamo che più che governativi noi siamo stimolativi.

In che senso?
Faccio un esempio: noi vogliamo disboscare le aziende pubbliche italiane. Ci sono alcune aziende che non arrivano neppure a 100mila euro di fatturato e che magari hanno zero dipendenti. Dobbiamo disboscare. E’ solo una delle tante proposte che abbiamo fatto al governo. Se mi chiede se sosterremo il governo, ad oggi dico sì. Non vedo un’altra soluzione concreta. E’ un momento difficile per l’Italia, sia a livello politico che economico. L’unica cosa che si può fare è cercare di stimolare Matteo Renzi. Detto questo…

Detto questo?
Detto questo non sono affatto d’accordo con il fatto che la riforma del Senato fosse la prima cosa da farsi. Idem per la riforma della giustizia. Noi pensiamo che si debba intervenire sull’economia, prima di tutto.

Quando parla di “noi” di chi parla? Il progetto Scelta Civica è fallito?
Diciamo che il progetto hanno provato a demolirlo quelli di Forza Italia, ai tempi Pdl. Avevamo un’agenda Monti assolutamente valida, che non ha preso i voti per la grancassa sull’Imu e sulle vicende della Fornero. Faccio un altro esempio: con i Monti bond sono stati salvati i conti correnti che la gente aveva presso la Mps, che adesso ha iniziato a renderli con oltre mezzo miliardo di interessi. Altro che Tremonti bond: quelli furono disastrosi.

Resta il punto che Scelta Civica è in grande difficoltà. Che cosa succede al centro, adesso?
Ci sono tanti movimenti. I Popolari, pochissimi, si sono già divisi in due gruppi. Sono riusciti a dividere l’atomo a metà. Mario Mauro ha portato i Popolari su un binario morto: per me ha fatto un grandissimo errore. Noi abbiamo ancora 40 parlamentari, anche se qualcuno vuole andare a sinistra, altri con Ncd. Ora dovremo decidere che cosa fare. Il 20 settembre c’è una sorta di congresso, chiamiamolo incontro, per stabilire una strategia nella quale ci vogliamo riconoscere. Secondo me c’è spazio: molti liberali vogliono tornare con noi.

Quindi Scelta Civica sopravvive?
Non è detto. Io guardo alla situazione politica e vedo gente che vuole andare a sinistra, con il Pd. O con Ncd. Io però penso che andare in quella direzione vorrebbe dire perdere l’elettorato. E che la sinistra ha già Renzi, mentre a destra c’è spazio. Meglio andare a destra. Il tempo c’è, visto che Renzi ha detto che la legislatura deve durare altri mille giorni. Magari ne dureremo 500, ma è abbastanza per fare una proposta politica ambiziosa.

Quanto ambiziosa?
Tanto da poter essere il partito di centrodestra che adesso non c’è.

Con i ciellini?
Ciellino è una definizione ampia. Se parliamo di Mario Mauro, lui è già vicinissimo visto che è nei popolari. Noi dialoghiamo anche con loro, anche se si devono convincere che far rinascere la Dc è un’operazione già fallita.

Ma andrete avanti a sostenere Renzi?
Per adesso sì. Ma è chiaro che se Renzi non capisce e continua a non voler mettere in campo misure vere di stimolo all’economia, vedremo che cosa fare.