“La riforma della scuola del ministro Giannini deve essere l’occasione per legare in modo indissolubile il mondo dell’istruzione a quello del lavoro. Cosi’ come ormai e’ consolidata l’idea che per valorizzare il nostro patrimonio storico, culturale e artistico e’ necessario coinvolgere i privati, anche nella scuola pubblica bisognerebbe fare in modo che vi sia un maggiore collaborazione con le imprese: lo sforzo deve essere quello di far corrispondere il piu’ possibile domanda e offerta di lavoro”. Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. “A tal fine, per fornire una preparazione adeguata ai nostri giovani, e’ necessario far entrare le aziende nella scuola e la scuola nelle aziende, attraverso stage e tirocini gia’ a partire dagli istituti superiori. Lo stesso vale per la ricerca, che deve essere al servizio del mondo imprenditoriale e viceversa. Possiamo battere la crisi solo se si comincia a fare sistema e non ragionando per compartimenti stagni. La riforma della scuola Giannini-Renzi deve essere il primo passo in questa direzione”, conclude Librandi.
Dichiarazione apparsa sul sito dell’Asca.