“Non sappiamo se la Russia reagira’ davvero alle crescenti tensioni con l’Europa con un taglio delle forniture di gas: ma se cio’ dovesse accadere, da padre, da parlamentare e da imprenditore mi sento in dovere e in diritto di chiedere al governo, con una interrogazione parlamentare al ministro Guidi che presentero’ nei prossimi giorni, quale sia il piano energetico alternativo al gas russo che il governo ha intenzione di mettere in campo per non lasciare l’Italia al ‘freddo'”. Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi. “A mio parere l’escalation negativa e’ da scongiurare, anche e soprattutto – spiega Librandi – attraverso una ripresa concreta del dialogo, perche’ una guerra di sanzioni e ritorsioni colpirebbe pesantemente tutte le famiglie, i lavoratori e le imprese, che siano europei o russi. Ad ogni modo, rimane il fatto che l’Italia deve comunque dotarsi di una strategia di approvvigionamenti alternativi che riguardi sia il breve periodo (il prossimo inverno) che il medio-lungo periodo”. ”Una strategia che non puo’ che essere un mix di investimenti infrastrutturali, liberalizzazioni e autorizzazioni all’estrazione di nuovi giacimenti. Non abbiamo molto tempo – conclude Librandi – c’e’ bisogno di decisioni concrete e rapide, che tengano conto delle tensioni con la Russia ma anche della totale instabilita’ della Libia, altro nostro importante fornitore”.
Dichiarazione apparsa sul sito dell’Asca.