“La Legge di stabilita’ va nella giusta direzione. E’ infatti basata su una logica espansiva, a partire dall’abbassamento della pressione fiscale sul lavoro, come ha ricordato anche il presidente Napolitano. E va apprezzato lo sforzo di Renzi, impegnato in queste ore nel vertice Asem, per rilanciare il ruolo e la credibilita’ del nostro Paese a livello internazionale: se i conti pubblici non fossero cosi’ fragili e l’economia italiana cosi’ in difficolta’, ci sarebbe quasi da proporre un aumento dello stipendio del premier italiano, attualmente molto al di sotto di quello di altri leader europei, visto l’impegno che ci sta mettendo”. Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi. “Tuttavia il governo non deve commettere l’errore di blindare la legge di stabilita’, perche’ e’ necessario correggerne e migliorarne alcuni aspetti. Ad esempio – spiega Librandi – sarebbe necessario che l’azzeramento triennale dei contributi sia previsto non solo per i neo assunti a tempo indeterminato, ma anche per i contratti di apprendistato, cosa che faciliterebbe l’assunzione dei piu’ giovani. Altro aspetto da rivedere – prosegue – e’ l’innalzamento della tassazione su fondi pensione e casse di previdenza di categoria, che sale rispettivamente al 20% e al 26% e aggredisce cosi’ le pensioni future di milioni di lavoratori e professionisti. Ci sarebbe poi anche una piccola rivoluzione culturale, che pero’ avrebbe effetti sull’ attrattivita’ dell’Italia: nei documenti ufficiali e nel dibattito pubblico bisognerebbe smettere di usare la frase ‘rapporto a tempo indeterminato’, che spaventa e fa scappare gli investitori esteri, con un piu’ neutro ‘contratto di lavoro’. Daremmo l’immagine di un Paese che non e’ piu’ ingessato e legato a vecchi schemi, anche mentali, che hanno portato alla desertificazione industriale”, conclude Librandi.
Dichiarazione pubblicata sul sito dell’Asca.