“Che l’Italia sia tra gli ultimi in Europa per quanto riguarda la velocita’ con cui si naviga in Internet e’ un fatto tanto noto quanto sconvolgente. La responsabilita’ e’ attribuibile anzitutto a chi in passato, da posizioni di governo, ha rimandato sine die i nuovi necessari investimenti infrastrutturali, cruciali per dotare l’Italia di una rete adeguata alle necessita’ del Paese e della sua economia. Ricordo che qualche anno fa gli investimenti in banda larga venivano annunciati ogni due-tre mesi, ma poi mai realizzati”. Lo afferma in una nota il deputato di Scelta civica, Gianfranco Librandi. “Chi oggi si oppone allo sviluppo della banda larga, anteponendo la solidita’ dei conti dell’azienda Telecom, non puo’ prendersela con chi, come il governo, vorrebbe colmare il gap tecnologico tra l’Italia e i maggiori paesi avanzati, oltre che tra le varie aree d’Italia – rileva il parlamentare –. La politica ha il dovere di pensare all’interesse di milioni di aziende, ognuna delle quali avrebbe vantaggi di produttivita’ e di possibilita’ occupazionali dal miglioramento della rete Internet nazionale. La banda larga non e’ un capriccio ma una necessita’ – conclude Librandi –; recuperiamo il tempo perduto”.