Jobs Act: Librandi (Sc), no a contributo aggiuntivo aziende

(ANSA) – Roma, 11 apr 2015

“A quel che si legge oggi sul Sole 24 Ore, il testo del decreto legislativo del Jobs Act sul riordino dei contratti prevedrebbe un contributo aggiuntivo di solidarieta’ a carico di imprenditori e lavoratori autonomi, per coprire il costo finanziario delle trasformazioni di contratti di collaborazione in nuovi contratti a tempo indeterminato se questi dovessero essere di piu’ di quanto preventivato. Se cosi’ fosse, saremmo di fronte ad un paradosso inaccettabile: le aziende sarebbero tenute a pagare di piu’ perche’ stanno dando un contratto stabile a piu’ lavoratori del previsto”. Lo sottolinea in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. “E’ necessario e urgente che il Governo corra ai ripari: troviamo insieme una soluzione alternativa, ma non penalizziamo le aziende. Gli imprenditori che stanno stabilizzando e stabilizzeranno decine di migliaia di lavoratori, piu’ di quanto si immaginasse, stanno scommettendo sulla buona riuscita delle riforme del governo, a partire dal Jobs Act. Non possono e non debbono essere penalizzati: utilizziamo altre risorse, magari una parte del famoso tesoretto che pare emerso dal Def – conclude Librandi – per coprire le tante trasformazioni di lavori precari in contratti a tempo indeterminato, ma non chiediamo un euro in piu’ alle aziende”.