“E’ evidente che un colpo di stato sia un crimine gravissimo, in Turchia come in qualsiasi altro Paese, contro cui il governo legittimamente eletto di Erdogan reagisce con la massima severita’. Quel che la comunita’ internazionale deve pero’ chiedere a Erdogan e’ che eviti che nel Paese si verifichino episodi di giustizia sommaria e fai-da-te, soprattutto ai danni dei tanti soldati di leva coinvolti nel golpe loro malgrado, spesso anche inconsapevolmente”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “A questi giovani va riservata la clemenza che, ad esempio, fu applicata in Argentina dopo la dittatura militare, quando fu emanata la “legge della obbedienza dovuta”, che amnistiava chi aveva commesso reati in conseguenza di un ordine ricevuto. Invito il governo italiano, in particolare il premier Renzi e il ministro degli Esteri Gentiloni, a farsi promotori fin da subito di un’azione di pressione nei confronti del governo Erdogan, nell’interesse anzitutto della Turchia e del suo futuro”, conclude Librandi.