(ilVelino/AGV NEWS) – Roma, 01 2016
“Ieri abbiamo assistito a un confronto televisivo tra un giovane premier che vuole trasportare l’Italia dal passato al futuro e un professore di diritto che difende tutto cio’ che provocato la grave situazione in cui versa il Paese. Matteo Renzi ha spiegato l’Italia che sara’, con processi legislativi piu’ snelli, meno burocrazia e con un parlamento finalmente efficiente. Zagrebelsky ha detto in sostanza che il suo no e’ motivato dall’antirenzismo e non da solide ragioni di natura costituzionale. Guardando il confronto, sono arrivato a chiedermi perfino se il professore avesse studiato i contenuti della riforma, perche’ davvero non sembrava”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Ora, dovremmo tutti domandarci se davvero il fronte del no stia giocando la propria partita non in difesa della Costituzione ma solo per abbattere questo governo che, pur tra mille difficolta’, sta creando posti di lavoro, sta dando stabilita’ al nostro paese e sta cercando di rilanciare l’economia, a partire dalle fasce piu’ deboli come i pensionati. Perche’ se il no del professore e’ davvero frutto di un pregiudizio e non di una analisi attenta dei contenuti, allora varrebbe per lui la formula che e’ valsa per altri: ‘Zagrebelsky chi?'”, conclude Librandi.