“Nel corso di due anni di lavoro parlamentare, a nessuno dei colleghi del M5S, di Sinistra Italiana o della Lega è venuto in mente di presentare un emendamento di modifica del titolo della legge di riforma costituzionale. Oggi che il quesito, come è giusto che sia, riporta il titolo della legge, eccoli che protestano e presentano imbarazzanti ricorsi al Tar”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Eppure tra le loro fila di chi oggi protesta c’è addirittura un vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che evidentemente non ha avuto in due anni il tempo di esprimersi sul titolo di una legge costituzionale. La verità è purtroppo una sola: quel titolo riporta la realtà delle cose, è la descrizione esatta di quello che la riforma costituzionale fa e propone agli italiani. I grillini non sanno più che pesci prendere e si attaccano a improbabili cavilli”, conclude Librandi.