“Ora sarebbe il caso che qualsiasi iniziativa politica si voglia prendere non contempli il nome ‘Scelta Civica’: al di la’ dei cavilli legali, e’ irrispettoso nei confronti di Monti usare Scelta Civica per costituire nuovi gruppi politici e alchimie parlamentari”. Lo afferma Gianfranco Librandi, secondo cui “Le recenti vicende sul nome e sull’uso di Scelta Civica non rendono merito alla straordinaria iniziativa politica messa in essere da Mario Monti a inizio 2013, quando con pochi mezzi e tanto senso dello Stato mise in piedi un progetto politico capace di raccogliere oltre 3 milioni di consensi. Chi ha avuto la fortuna di prenderne parte, come il sottoscritto o il dottor Enrico Zanetti, dovrebbe riconoscere a Monti i suoi meriti senza null’altro aggiungere”. “Noi apprezziamo lo sforzo compiuto da tanti di consolidare la maggioranza parlamentare, di renderla solida e ampia, ma questo condivisibile obiettivo non ha bisogno della strumentalizzazione del nome di Scelta Civica. Tanto piu’ se chi prova a farlo, Enrico Zanetti, ha con se’ uno sparuto numero di parlamentari, non certo i circa 60 iniziali di Scelta Civica e nemmeno i 35 di quando e’ stato eletto segretario. La mia proposta dunque e’: rinunciamo tutti a quel nome e a quel simbolo (noi lo faremo a malincuore), per rispetto di noi stessi e del professor Monti. Zanetti e i suoi usino ‘Cittadini per l’Italia’ e noi useremo una nuova denominazione”, conclude Librandi.