(LaPresse) – Roma, 8 gen 2016
“Sul fronte lotta al terrorismo c’è ancora molto da fare. L’Italia ha combattuto contro le br e i terrorismi negli anni di piombo ma ora il nemico ha un’altra faccia, un’altra lingua, un’altra religione. Non si tratta di combattere un ideale ma un intero mondo lontano e opposto al nostro. Di certo le cose principali sono prevenzione e attenzione sempre massima, ma anche una conoscenza approfondita dell’Islam, e magari un nucleo specializzato di forze dell’ordine che conoscano la lingua araba e possano agire in fretta e senza intermediari, potrebbero rivelarsi strumenti preziosi”. Lo scrive Gianfranco Librandi (Civici e Innovatori) in una nota.