(LaPresse) – Roma, 13 apr 2017
“In Italia è in atto una strage silenziosa di donne che vengono uccise solo per il fatto di essere donne. Aver istituito il reato di femminicidio non è servito a rallentare questo processo di odio e violenza, oggi a Vicenza l’ennesimo episodio: un marito che uccide la moglie a coltellate e poi si costituisce. Come se quel tragico momento di follia fosse una cosa ammissibile e in fondo scontabile con qualche anno di carcere. E’ una situazione molto avvilente, il degrado culturale che si nasconde dietro tutto ciò riguarda il paese intero, se le contromisure legali non sono servite ora si ricorra alle misure preventive. La donna va difesa, tutelata e protetta: nelle scuole si deve parlare di femminicidio, in TV si devono fare campagne di sensibilizzazione e anche all’interno di luoghi a rischio come le carceri. Dobbiamo trovare il modo di arginare questa drammatica piaga”. Così Gianfranco Librandi (Civici e innovatori)
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