(LaPresse) – Roma, 17 lug 2018
“Proprio così, le decisioni del governo sono prese in base alle ‘sensazioni’, all’istinto, senza valutare, conoscere, capire, studiare le questioni. Oggi la ‘sensazione’ del ministro Centinaio è che il trattato commerciale con il Canada non serva all’Italia, ma forse, anche alla luce delle nuove ‘scoperte’ da parte dell’esecutivo riguardo alla sua entrata in vigore provvisoria nel settembre 2017, è più saggio affidare la decisione finale di una eventuale non ratifica con effetti definitivi, ad una più approfondita valutazione. Di qui la brusca frenata sul Ceta da parte di Centinaio che prende tempo, un bel po’ di mesi, dopo le perentorie e come semrpe frettolose dichiarazioni del vicepremier Di Maio sullo stop immediato al trattato con conseguente rimozione dei funzionari in disaccordo. Ancora una volta il governo dimostra di non avere consapevolezza di ciò che fa, il guaio è che qui si sta giocando con il futuro del paese”. Così in una nota l’onorevole Gianfranco Librandi del Partito Democratico.
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