(askanews) – Roma, 22 mar 2016
“In Europa saremo deboli e poco efficaci nella lotta contro il terrorismo islamista se continueremo ad illuderci di poter far lavorare 28 agenzie di intelligence diverse senza un reale e concreto coordinamento tra loro. Non è lesa maestà, poi, ammettere che alcune di queste sono estremamente competenti nel contrasto del terrorismo, anche per trascorsi storici, mentre altre hanno una esperienza ridotta”. Lo afferma Gianfranco Librandi, deputato di Unione Italiana iscritto al gruppo di Scelta Civica. “Un esempio? La gestione dell’arresto e degli interrogatori a Salah Abdeslam da parte delle autorità belghe apre molti dubbi, a cominciare dalla fretta con cui si è voluto dire che ‘sta collaborando’. Visto quel che è accaduto oggi a Bruxelles, diciamo che tale collaborazione o era finta o inutile”. “Il punto più ampio comunque è un altro: o creiamo un efficace coordinamento tra le varie autorità di intelligence Europa, una vera e propria autorità federale europea con mezzi e poteri paragonabili all’FBI, o – sottolinea Librandi – rischiamo di fornire al terrorismo l’arma migliore: la nostra disorganizzazione. Bisogna avere il coraggio e la forza di dotare i nostri servizi di strumenti e poteri più ampi, pur nel pieno rispetto delle libertà civili dei cittadini, ma non possiamo più mostrare alcuna forma di debolezza”, conclude.