(LaPresse) – Roma, 16 set 2016
“Di fronte alla morte di qualsiasi persona, se non si ha qualcosa da dire, bisognerebbe rinchiudersi nel silenzio e nella riflessione, non cercare per forza di strappare qualche titolo di giornale. Cosi’ e’ stato fatto anche per Gianluca Buonanno, strappato alla vita da un tragico incidente stradale. Cosi’ pero’ non fa Salvini, il cui dolore per la scomparsa del suo compagno di partito noi tutti abbiamo rispettato, nonostante fosse per molti un acerrimo avversario politico”. Lo dichiara Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “In occasione delle infelici frasi sulla figura di Carlo Azelio Ciampi, mi chiedo se il leader della lega sia talmente disperato da cercare la frase a effetto. Anche perche’ Salvini, che da secessionista e’ passato rapidamente a essere uno strenuo difensore dell’identita’ italiana, probabilmente non conosce la storia politica di Ciampi: un uomo delle istituzioni che ha sempre messo l’Italia davanti a tutto, dall’inno alla bandiera, passando per le trattative sull’Unione Europea. Salvini studi la figura di quest’uomo e chieda umilmente scusa”, conclude Librandi.