(LaPresse) – Roma, 25 mar. 2020
“Come tutti gli italiani, abbiamo condiviso e rispettiamo le misure di contenimento del contagio e di distanziamento sociale. Abbiamo applaudito al senso di responsabilità delle parti sociali che hanno firmato il protocollo sulla sicurezza dei lavoratori il 14 marzo scorso. Così si protegge la salute dei lavoratori, oggi e per i mesi a venire”. Lo scrive in una nota Gianfranco Librandi di Italia Viva. “Con uguale senso di responsabilità, diciamo quello che molti pensano: riteniamo oggi irresponsabile e irrazionale la scelta del governo di chiudere tutte le attività produttive considerate non essenziali – aggiunge – Come potranno pagare gli stipendi ai lavoratori le imprese più piccole? Cosa mangeranno i lavoratori e da aprile in poi? Che assicurerà le risorse fiscali per la sanità e la Cassa integrazione? Rischiamo una disoccupazione del 20 per cento la distruzione di intere filiere produttive, che non riprenderebbero facilmente dopo l’emergenza. Un governo che si è rifiutato di chiudere quando doveva le province di Bergamo e Brescia preferisce oggi chiudere tutta l’Italia: siccome il virus non scomparirà il 3 aprile, o ci attrezziamo subito per una apertura ordinata e sicura delle aziende o rischiamo che dopo l’epidemia arrivi la carestia”.
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