(LaPresse) – Roma, 20 nov. 2020
“Se fosse confermato, il risultato del lavoro pubblicato dal Journal of Clinical Virology sulla scarsa efficacia dei tamponi rapidi di fabbricazione coreana metterebbe seriamente a rischio la strategia di controllo e contenimento in atto in Italia, dove la struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri ha acquistato dalla Corea i primi 10 milioni di tamponi rapidi, per una prima spesa di 32 milioni di euro. La rivista scientifica parla di 6 falsi negativi su 10, una quota enorme e preoccupante. È necessario che il Parlamento italiano e con esso i cittadini siano messi nelle condizioni di sapere esattamente come stanno le cose”. Lo dichiara l’On. Gianfranco Librandi (Italia Viva). “Chiediamo dunque al presidente della Camera Roberto Fico di invitare con urgenza il dottor Arcuri a riferire sugli acquisti di test rapidi condotti dallo Stato italiano, le procedure adottare, le analisi effettuate e il livello di sicurezza di questi tamponi – aggiunge -. Avere 6 falsi negativi su 10 significa dichiarare la negatività di oltre la metà delle persone in realtà positive, un rischio enorme e irresponsabile che non potremmo mai correre, oltre all’incalcolabile danno economico e sociale. Arcuri venga in Parlamento a riferire, nell’interesse del Paese e della stessa struttura commissariale: se ha informazioni e dati diversi e più rassicuranti di quelli della rivista scientifica, saremo tutti più sereni”.
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