(LaPresse) – Roma, 17 dic. 2020
“Ieri il premier Conte ha annunciato che entro la primavera inoltrata avremo 10/15 milioni di cittadini vaccinati. Sono contento del suo ottimismo, spero davvero che sia motivato. Significa che entro fine primavera avremo 20/30 milioni di dosi, visto che per ogni persona occorrono due dosi. Bene, ma questa è l’intera dotazione di Pfizer e Moderna per tutto il 2021, si rischia poi di non averne altre a disposizione fino al 2022, visto che altre case farmaceutiche sono ancora in fase di sperimentazione! Vogliamo rischiare una terza e una quarta ondata, unici in Europa? Vogliamo trascinare il Paese nel baratro della povertà?”. Lo dichiara Gianfranco Librandi, Italia Viva. “I ministri Speranza, Boccia, Franceschini sono oggi troppo occupati a disegnare Red zone e misure anti-cenone anziché fare quello che davvero servirebbe, e cioè stare costantemente a suonare al campanello della Pfizer perché aumenti lo sforzo produttivo per il nostro Paese. Non dovrebbero andare via da lì finché non ci sono risposte concrete! Il governo offra spazi e cerchi aziende italiane interessate a sostenere lo sforzo produttivo della Pfizer, stipuli con quest’ultima accordi innovativi. Ora la priorità assoluta dovrebbe essere il vaccino, non passare il tempo a colorare la cartina delle regioni italiane”, ha aggiunto.
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