“A volte penso che Landini speri sempre che le cose vadano male, soprattutto quando si tratta della Fiat. Il racconto ideologico del segretario della FIOM va infatti in tilt quando la FCA, la compagnia guidata da Marchionne, insieme a Cisl e Uil mostrano un nuovo e positivo metodo di dialogo tra impresa e lavoratori”. Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. “Personalmente sono convinto che il merito di questo nuovo clima di collaborazione sia anche e soprattutto dei lavoratori responsabili e dei sindacati che hanno capito come innovare il loro ruolo nel mondo di oggi. Landini, al contrario, è legato a logiche passatiste. Detto questo – continua Librandi – ora tocca a Marchionne mostrare che alle parole seguiranno i fatti. La partecipazione dei lavoratori agli utili è auspicabile, ma non deve certo tradursi in una forma contemporanea di pagamento a cottimo. Tocca ai vertici della Fiat dimostrare, fatti alla mano, che è finito il tempo della pubblicizzazione delle perdite e della privatizzazione degli utili. Altrimenti noi imprenditori italiani, che paghiamo le tasse in Italia – conclude Librandi – saremo i primi a criticare Marchionne”.