“Di liberalizzazioni e semplificazioni ne stiamo realizzando sicuramente molte ma dovremmo contemporaneamente evitare di introdurre inutili e controproducenti aggravi burocratici per le aziende italiane. Mi riferisco alla famigerata nuova Certificazione Unica, sostitutiva del CUD, che ora le imprese sono tenute a compilare entro il 28 febbraio e a trasmettere entro il 7 marzo: si tratta da un lato di una duplicazione di altri adempimenti, come il 770, e dall’altro di un aumento di spese insensate. L’unica conseguenza sara’ l’aumento dei costi della burocrazia, qualche centinaia di euro all’anno per le piccole imprese, diverse migliaia di euro per le imprese medie. Era necessario?”. Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della Commissione Bilancio di Montecitorio. “In attesa di una imprescindibile modifica, che semplifichi e non aggravi la vita delle aziende – spiega Librandi – chiedo al governo un provvedimento urgente per congelare per il 2015 la sanzione di 100 euro a certificazione per le imprese inadempienti o ritardatarie. Per capirci: un’azienda che ha 10 dipendenti e ha ricevuto 10 fatture da professionisti sulle quali come sostituto d’imposta ha versato le ritenute d’acconto, rischia, in caso di errori, fino a 2.000 euro di sanzioni. Prendiamoci poi qualche settimana, ma troviamo una soluzione adeguata”, conclude.