(LaPresse) – Roma, 25 dic. 2020
“Sui temi della delega ai servizi e sul Mes, il premier Conte continua ad alternare ragionevolezza a testardaggine. Negli ultimi giorni sembra prevalere di nuovo la seconda, purtroppo. Sarebbe anomalo – come sostiene il premier stesso – se lui cedesse la delega ai servizi? Era forse anomalo quel che avevano fatto Berlusconi, Monti e Renzi da premier scegliendo Letta, De Gennaro o Minniti come sottosegretari con delega ai servizi? Conte dovrebbe sapere – da giurista – che la forza delle istituzioni democratiche è nella divisione dei poteri e delle responsabilità, evitando l’accentramento nelle mani di uno solo. Non è illegittimo che le deleghe siano nella disponibilità del premier, ma è molto inopportuno. È un tema che abbiamo posto con fermezza, che ha portato al ritiro delle fantasiose riforme dei servizi di intelligence che avrebbero ridotto il controllo parlamentare. Ed è un tema che poniamo con ancora maggior forza rispetto alla delega ai servizi. Allo stesso modo, Conte dovrebbe evitare di propagandare bislacche tesi economiche sul MES: è debito pubblico sulle nuove generazioni come qualsiasi altro debito, solo che avrebbe un tasso d’interesse più basso di altri. Come è possibile rifiutarlo? Come è possibile continuare a dare manforte alle posizioni ideologiche e irresponsabili del M5S?”. Lo dichiara Gianfranco Librandi, di Italia Viva.
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