“Grazie al capolavoro sull’Imu messo a punto da Brunetta, e avallato da tutte le altre forze politiche della vecchia maggioranza, con l’esclusione di Scelta Civica, il numero di aliquote che verranno applicate tra seconde case, beni strumentali, aree edificabili, eccetera, è diventato così elevato da superare addirittura quello dei comuni italiani: più di 8mila. Una vera e propria giungla fiscale che certamente rende ancora più amaro il boccone che i contribuenti dovranno mandare giù“. Lo afferma Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica e membro della Commissione Bilancio di Montecitorio. “Chiedo quindi al presidente Letta: dove è finita la semplificazione fiscale tanto promessa? E considerato che dopo aver lanciato la pietra dell’abolizione dell’Imu prima casa Brunetta e Berlusconi sono passati all’opposizione per nascondere la mano, non era forse meglio dare retta a noi di Scelta Civica, che proponiamo una tassazione sulle prime case equa e sostenibile per i bilanci dei comuni, a vantaggio delle famiglie e dei cittadini meno abbienti? Credo che Letta debba dare più ascolto e peso alle nostre sagge proposte se in futuro – conclude Librandi – non vuole più ritrovarsi tra le mani bombe fiscali ad olorogeria come questa“.