(LaPresse) – Roma, 10 nov. 2019
“Il destino ha voluto che i nostri ragazzi non siano in pericolo di vita ma il loro futuro è stato messo in discussione nell’affrontare una missione dagli invitabili rischi. Un attentato che ci porta indietro negli anni, dove 19 militari italiani persero la vita nell’orrendo e assurdo attentato di Nassiriya. Una vera e propria strage. I nostri connazionali erano in Iraq per portare la pace, la libertà e la sicurezza in un Paese ferito e dilaniato dalla guerra. Oggi siamo ancora lì e per gli stessi motivi; questo dimostra la grandezza della nostra Italia. Ai cinque militari feriti oggi a Kirkuk, nel nord dell’Iraq, e a tutte le Forze Armate italiane, va la mia vicinanza in questo momento di tristezza infinita e il mio ringraziamento per il loro impegno quotidiano”. Così Gianfranco Librandi (IV).
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