“In una fase pre-elettorale per le istituzioni comunitarie, si rischia certamente che la funzione di commissario europeo, che per definizione deve essere svolta con imparzialità e terzietà, finisca per entrare in conflitto con quello dell’uomo politico. Ma al di là di una certa ineleganza diplomatica, le parole di Olli Rehn non possono essere liquidate e non considerate nel merito: come da molte settimane sottolinea il presidente Monti, il ddl Stabilità in discussione in Parlamento è poco ambizioso per gli obiettivi di rigore e crescita“.
Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della commissione Bilancio della Camera.
“Tra gli emendamenti al ddl Stabilità, presenteremo misure che puntano a ridurre più significativamente la spesa pubblica e lo stock di debito, come la richiesta di anticipare al 2014 alcuni miliardi di risparmi permessi dal piano di spending review del commissario Cottarelli e un programma più ampio di alienazioni di patrimonio pubblico – spiega Librandi -. Il premier Letta non metta la testa sotto la sabbia, Rehn ha ragione quando invoca maggiori tagli strutturali di spesa improduttiva e privatizzazioni più incisive: solo così possiamo davvero alleggerire la pressione fiscale, far crescere l’economia e risanare i conti pubblici“, conclude Librandi.
Dichiarazione apparsa sul sito dell’Agenzia Parlamentare.