(Il Velino) – Roma, 24 feb 2015
“Non mi scandalizza l’ipotesi di un nuovo partito guidato dal leader FIOM Maurizio Landini. Lo hanno fatto tanti suoi colleghi, alcuni anche molto bravi. Mi stupisce di più che Landini sia ancora considerato un sindacalista. Landini non entra ora in politica: ha sempre fatto politica, mentre non ha mai fatto il sindacalista, perché non si è mai davvero confrontato con la realtà del lavoro. Ha scelto i proclami ideologici, non le scelte concrete e la collaborazione con imprenditori e lavoratori”. Lo afferma il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. “La sua eredità storica sarà quella di essersi opposto, per ragioni solo ideologiche e sterili, alla più grande svolta industriale italiana degli ultimi anni: quella Fiat di Marchionne, che ha ripreso finalmente a vendere nel mondo, a produrre in Italia e a occupare. Se avesse vinto la linea Landini – conclude Librandi – oggi in un luogo come Melfi ci sarebbero le macerie e non uno stabilimento a regime”.
Dichiarazione pubblicata sul sito d’informazione “Il Velino“.