Disordine e rivolte sociali. Uno shock economico dalle conseguenze devastanti.
È su questa visione apocalittica che per la prima volta M5S, con il suo co-fondatore Casaleggio, e il centrodestra con il governatore della Campania Stefano Caldoro, trovano il primo reale e inaspettato terreno di dialogo. E se aggiungiamo, il bene placido del ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, le basi per un’apertura a 360° sembrano esserci.
«Siamo ai limiti della rottura sociale, l’ho detto un anno fa – ha detto Caldoro – è una valutazione politica, non ho sentito questore e prefetto, ma non posso non essere d’accordo con la previsione di Casaleggio quando parla di disordini e rivolte, penso che disordini e rivolte inizieranno qui da noi, inizieranno a Napoli e in Campania».
Gli ha fatto eco Delrio: «Condivido l’allarme di Casaleggio anche nella drammaticità dell’appello. Ha detto una cosa vera, sarà un autunno molto difficile, e sono alcuni mesi che lo diciamo».
A rompere questo idillio però ci ha pensato Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica: «Comprendo che il caldo di questi giorni possa giocare brutti scherzi, ma che un ministro prima, e un governatore di una importante Regione poi, diano ragione alle farneticazioni di Casaleggio è preoccupante».
Chi sa se adesso Grillo sta gongolando ancora? O se Casaleggio abbia rinsaldato ancora di più la sua visione messianica, di essere l’uomo della svolta etico/sociale/ecologica/industriale/morale del nostro Paese, dopo questa insospettabile pioggia di consensi? Siamo al teatrino dell’assurdo.
Quel che è certo è che se per trovare un punto di dialogo, la classe politica aspetta l’apocalisse sociale stiamo messi davvero bene…
Articolo pubblicato sul sito di IntelligoNews.