(AdnKronos) – Roma, 11 nov. 2015
“Stando a quanto scrive oggi un autorevole quotidiano, pare che dopo la Nigeria, anche Israele abbia negato il visto di ingresso a Salvini a causa delle sue frequentazioni ‘pericolose’ con l’estrema destra italiana. Mi chiedo come possa anche solo pensare di fare il premier, o di guidare una coalizione di moderati, uno che non è il benvenuto in uno Stato simbolo come quello israeliano”. Lo afferma Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica. “Ma soprattutto – osserva il parlamentare – mi chiedo come facciano in Forza Italia, partito che fa dell’amicizia con Israele uno dei suoi punti cardine, a farsi assoggettare da Salvini: solo ieri Berlusconi era in visita dall’ambasciatore israeliano Naor Gilon mentre un ponte tra i due paesi è rappresentato dall’ex parlamentare del Pdl Fiamma Nirenstein”. “Insomma, già solo la notizia del visto negato al leader della Lega Nord dovrebbe spingere molti dei miei amici di Fi a stracciare la foto di domenica in piazza maggiore a Bologna e provare a costruire, insieme ad altri, un polo veramente moderato. Oppure – prosegue – Salvini crei veramente una Lega ‘Italiana’ come più volte gli ho suggerito, mettendo da parte il populismo e soprattutto le posizione anti euro e anti europee. Insomma: offra una proposta di governo concreta che non punti sulla paura ma sulle cose da fare per il Paese e avrà anche il mio appoggio”, conclude Librandi.