Apriti cielo. O meglio, chiuditi: perché nei cieli indiani non voleranno, come invece previsto, elicotteri italiani.
La commessa parlava chiaro: una fornitura di 12 unità per un incasso di oltre mezzo miliardo di euro.
Numeri importanti, che ora svaniscono a causa della sua cancellazione.
Il motivo? Le accuse secondo le quali AgustaWestland, controllata di Finmeccanica, avrebbe pagato tangenti ad alcuni contatti indiani per avere garanzie sull’accordo.
L’ex presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi è a processo in Italia, e nel caso è coinvolto anche l’ex numero uno dell’aviazione indiana, Tyagi, sul quale stanno indagando le autorità asiatiche.
Questo il comunicato del ministero della Difesa indiano: “Il governo dell’India ha cancellato con effetto immediato l’accordo firmato con AgustaWestland International l’8 febbraio 2010 per la fornitura di 12 elicotteri VVIP/VIP con la motivazione della trasgressione del Patto precontrattuale di integrità e dell’Accordo stesso con Awil”.
Si procederà ora con l’arbitrato.
A finire così sotto osservazione è il ministro della Difesa Mario Mauro, reo di non essersi occupato della vicenda, almeno secondo l’onorevole Gianfranco Librandi, responsabile economico di Scelta Civica:
“Complimenti! Bravo Mario Mauro… Davvero un bel regalo di inizio anno!
Invece di andare in giro a spender soldi e a far campagna elettorale pro domo sua sarebbe stato meglio si fosse occupato da vicino di questa vicenda che riguarda l’India e l’annullamento della commessa di elicotteri ad AgustaWestland per un danno di 560 milioni di euro a Finmeccanica.
Si tratta di un danno economico e di immagine. Ci faccia lui un regalo vero: si dimetta“.
Articolo pubblicato dal quotidiano online IntelligoNews.
Dichiarazione apparsa anche sul quotidiano online Il Fatto Quotidiano.