Milano va liberata da sistemi di potere che la tengono ingessata, che non le permettono di esprimere a tutto campo le sue potenzialità e il suo ruolo. È fondamentale voler bene a questa città, per far fronte alle «attese» di chi la vive ogni giorno: l’attesa della mobilità, l’attesa del lavoro, l’attesa della cultura, l’attesa della ricerca scientifica, l’attesa dell’industria, l’attesa del turismo. E tanto ancora.
Ma solo se lavoriamo per «milano città libera» potremo veramente cambiare e imboccare con decisione il cammino interrotto su una strada che sembra persa; per proseguirlo non in una qualunque direzione, ma in quella che porta Milano a essere veramente la nostra «Città d’Europa», che ci fa sentire e vivere come cittadini del mondo.
L’autore, Gianfranco Librandi, è un imprenditore che, a un certo punto della sua fortunata carriera, ha deciso – riprendendo il cammino interrottosi con la scomparsa di Adriano Olivetti – di coniugare industria, cultura e politica.