“Questo e’ certamente il momento del dolore e del cordoglio per le vittime del terribile attentato avvenuto ieri sera a Nizza. E’ il momento di stringersi attorno ai parenti delle vittime e alla Francia, un paese martoriato dagli attacchi terroristici, a cui noi italiani per primi dobbiamo dare massimo supporto, strategico e morale. Ma questo e’ anche il momento di cominciare a porsi qualche domanda sulla dinamica e sui dispositivi di sicurezza”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Secondo le prime ricostruzioni, infatti, il Tir guidato dall’attentatore avrebbe superato almeno due cordoni di sicurezza, per poi proseguire per 2 chilometri. E’ possibile che, una volta che il camion ha forzato il blocco, nessuno sia riuscito a impedirgli di raggiungere la zona della promenade affollata di famiglie e turisti? E’ possibile che l’automezzo sia riuscito a proseguire per un tratto abbastanza lungo, senza che a nessuno degli agenti di polizia sia venuto in mente di sparargli alle gomme? Credo che i responsabili dei dispositivi di sicurezza delle celebrazioni del 14 luglio avranno molte cose da chiarire nei prossimi giorni. Resta la tristezza profonda per un terribile accadimento che non vorremmo mai piu’ vedere e che ci deve far riflettere sul fatto che non bisogna abbassare la guardia nemmeno per un minuto, finche’ il cancro dell’Isis non sara’ definitivamente estirpato”, conclude Librandi.