(ITALPRESS) – Roma, 1 feb 2016
“Trovo francamente discutibile l’assegno di 320 euro previsto dal piano poverta’ del governo e spiegato oggi dal ministro Poletti. Piuttosto che fare carita’, con interventi che inciderebbero sulla spesa pubblica aumentando il debito, sarebbe importante abbassare le tasse ad aziende e lavoratori, cosi’ da incrementare i consumi e creare occupazione”. Lo afferma Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica. “Di interventi strutturali da fare ce ne sarebbero molti, a partire dalla reintroduzione degli sgravi del Jobs Act: e’ stata una delle misure piu’ di buon senso di questo governo e da quando sono stati eliminati gli incentivi, stanno svanendo gli effetti benefici del provvedimento. Questa sarebbe la prima cosa da fare, e su questo concentrerei tutte le risorse. Anche perche’, pensare che la poverta’ possa essere combattuta senza un piano vero di contrasto alla disoccupazione, mi sembra sbagliato. Ma se proprio il governo vuole farlo, almeno alziamo l’importo di questo assegno di poverta’ al livello delle pensioni minime, vale a dire 500 euro”, conclude Librandi.