“Bene la direttiva della Rai che ferma questa pratica malsana dei compensi per gli ospiti politici, dopo lo scandalo dei 24 mila euro per Varoufakis a Che tempo che fa. Ma ora credo che il servizio pubblico debba rivedere anche gli stipendi dei conduttori, alcuni dei quali sono quasi ‘immorali’. E lo stesso bisogna fare per le spese per certi programmi della Rai, assolutamente sconsiderati anche alla luce degli scarsi risultati in termini di audience”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “La politica sta dando il buon esempio – sostiene Librandi – i parlamentari si sono ridotti lo stipendio e hanno tagliato i vitalizi, i membri del governo non ricevono alcuna indennita’, Camera e Senato stanno diminuendo le proprie spese di funzionamento e lo stesso stanno facendo i ministeri. Al contempo, molti italiani stanno ancora vivendo in difficolta’, mangiando nelle mense dei poveri, rubando il pane nei supermercati per dare da mangiare ai propri figli, riducendo le spese piu’ basilari. In Rai, per il cui funzionamento facciamo pagare un canone, dovrebbero farsi un esame di coscienza e rendersi conto che il mondo e’ cambiato e che anche da parte di Viale Mazzini c’e’ bisogno di uno sforzo per contribuire al cambiamento in positivo del Paese”.