(LaPresse) – Roma, 14 nov 2016
“Riformare l’Italia non è un capriccio ma un dovere. Ce lo chiede l’Europa, ce lo chiedono gli italiani e, oggi, anche la Banca d’Italia. Chi vota no lo fa solo per un cacciare Renzi e il paradosso più grande del fronte che lo appoggia è che prima di questa proposta tutti erano concordi sulla modifica della legge elettorale e su quella di alcuni punti della nostra Costituzione. Solo immaginare di tornare al voto con l’attuale legge vuol dire destinare l’Italia alla ingovernabilità assoluta e ad un futuro nebuloso pieno di incertezze”. Così Gianfranco Librandi.