“Accolgo positivamente la volonta’ di riaprire il dialogo con la Federazione Russa, intenzione che oltre al resto mi risulta condivisa da molti governi europei”. Lo ha detto Gianfranco Librandi di Scelta Civica nella replica al Question Time del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. “Ci sono due sostanziali motivi per cessare il regime sanzionatorio – aggiunge – il primo: ci troviamo in questi tempi difficili ad affrontare un teatro euro asiatico particolarmente complesso ed instabile e attraversato da grandi rischi legati al terrorismo di matrice islamista . In questo quadro, ritengo che la soluzione dei problemi internazionali non possa prescindere dal coinvolgimento della Russia, Paese considerato determinante per garantire la sicurezza internazionale e la lotta a Daesh. Il secondo: i costi economici e sociali legati al regime sanzionatorio hanno negativamente inciso sulla capacita’ di ripresa e di sviluppo della nostra economia”. “Le aziende italiane – ha proseguito Librandi – hanno investito e faticato per anni, organizzando incontri, viaggi, fiere, contatti per conquistare i mercati russi che ora stiamo regalando ad altri. E per recuperare un cliente perso, ci vogliono anni e anni . Quanto valgono questi sacrifici, al di la’ dei quasi quattro miliardi di export persi nel biennio 2014/2015? Un miliardo, tre miliardi, dieci miliardi? Le sanzioni alla Russia ci impongono una serie di problematiche pesanti e complesse, che gravano sulle spalle del nostro sistema produttivo, ostacolando la ripresa e lo sviluppo dell’economia italiana”. “La riapertura del dialogo con la Russia ed il superamento del regime sanzionatorio da Lei auspicato potranno risolvere o almeno limitare nei loro effetti tali gravi negativita’”, ha concluso.