“Il ministro Salvini ha annunciato che l’arsenale bellico ritrovato a Torino fosse destinato a un attentato nei suoi confronti, ma di questo collegamento la Digos e la procura di Torino non hanno trovato alcuna traccia né alcun riscontro.
Se ha qualche informazione a riguardo, Salvini è tenuto a rivelarla nell’interesse nazionale: trattandosi di armi sequestrate a un gruppo dichiaratamente filoucraino, e dunque legato a un Paese in conflitto con la Russia, Salvini farebbe bene a rendere dichiarazioni e informazioni più trasparenti sulla vicenda, nell’interesse dell’Italia e delle istituzioni che lui oggi rappresenta.
Speriamo di non trovarci, invece, di fronte all’ennesimo, penoso tentativo di depistaggio di Salvini, dopo le gravi contraddizioni riguardanti i suoi rapporti con Gianluca Savoini. Sarebbe un danno ulteriore alla sua credibilità personale e a quella del governo”.
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