“Ho letto l’intervista di Benedetto Della Vedova a Repubblica e avevo letto la sua riflessione sul futuro di Scelta Civica. Il titolo di Repubblica e’ fuorviante, non esiste un ‘partito di Matteo’ ne’ nessuno pensa di iscriversi al PD, ma le parole di Della Vedova sono assolutamente condivisibili”. Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. “Da un lato, il ruolo di SC si compie e si esaurisce in questa legislatura. Il compito e’ essere in Parlamento e nel Governo l’anima piu’ innovativa e riformatrice, in contrapposizione ai mille freni ideologici di larga parte del Partito Democratico. Anche rispetto al premier – continua Librandi – saremo leali ma severi: ci convince il Renzi che riforma il lavoro, ma non ci piace quello che massacra il regime dei minimi; lo sosteniamo quando riduce le tasse, semplifica la PA e tiene in ordine i conti pubblici, ma lo critichiamo quando non riduce l’Irap o quando non avvia la privatizzazione delle societa’ pubbliche per paura di scontentare i troppi nominati nei cda. Infine, concordo con Della Vedova quando dice che il 2015 deve essere l’anno per costruire e dare rappresentanza elettorale a quell’area liberale, riformatrice e popolare, sia laica che cattolica, che non si riconosce ne’ nella deriva populista della destra di Salvini, ne’ nel PD. Occorre lavorare fin da subito a questo nuovo cantiere, coinvolgendo realta’ diverse, forze locali, buoni amministratori e giovani attivisti. Personalmente – conclude Librandi – sto gia’ cercando di fare la mia parte, non da solo”.